Una ricorrenza importante: il gemellaggio Ascoli-Napoli nel ventesimo anniversario

di Sergio Spurio

Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario del gemellaggio tra la diocesi di Ascoli Piceno e l’Arcidiocesi di Napoli.

Un gemellaggio nato su iniziativa della comunità di Folignano con il parroco Don Carlo Lupi. Nel lontano 6 maggio 2001, il gemellaggio Ascoli-Napoli, è sostenuto dal compianto Cardinale di Napoli, Michele Giordano e dal compianto vescovo di Ascoli Piceno, Mons. Silvano Montevecchi. Viene poi celebrato nel nome del martire San Gennaro, patrono di Napoli e della piccola comunità di Folignano.

Dal 2012 il gemellaggio è stato esteso all’intera Diocesi

Nel 2015 il gemellaggio è  esteso all’intera diocesi ascolana nel nome dei comuni martiri Gennaro ed Emidio. Quest’ultimo è patrono della nostra diocesi e compatrono di Napoli. Con la benedizione dell’Arcivescovo emerito il Cardinale Crescenzio Sepe e del vescovo emerito di Ascoli Piceno Mons. Giovanni D’Ercole il gemellaggio si estende all’intera Diocesi.

Attualmente il gemellaggio è stato ben accolto e portato avanti dal nuovo Arcivescovo di Napoli Mons. Domenico Battaglia e dall’Amministratore apostolico di Ascoli Piceno Mons. Domenico Pompili.

Un contatto stretto tra comunità

In questi venti anni, la comunità di Folignano e la diocesi di Ascoli, tramite il Comitato costituito, hanno mantenuto sempre uno stretto contatto con la comunità di Napoli. Infatti ogni anno organizzano un pellegrinaggio nella città partenopea, con la partecipazione alla festa della Traslazione delle reliquie di San Gennaro, che si svolge il sabato che precede la prima domenica di maggio.

La festa di San Gennaro

In questa festa popolare, molto sentita dai napoletani, si ripete il prodigio della liquefazione del sangue di san Gennaro.  La reliquia passa in processione dalla cattedrale alla basilica di santa Chiara, percorre per le strette vie del centro, in quella “Spaccanapoli” che rappresenta il centro storico più caratteristico della città di Napoli.

Due realtà diverse, unite dalla tradizione

Dopo venti anni le ragioni di questo gemellaggio sono ancora vive nelle due comunità, un evento ecclesiale che ha unito due realtà diverse, facendo conoscere luoghi e tradizioni che altrimenti sarebbero rimasti nascosti.

Napoli è una città poliedrica, ricca di storia e di cultura, dove è possibile passare, svoltando l’angolo, dallo splendore dei monumenti e delle piazze più note, al degrado dei quartieri più a rischio. Una diversità che si fonde in un equilibrio precario, che rappresenta comunque il fascino e la suggestione che questa città offre ai visitatori. Senza dimenticare la simpatia e il calore umano dei suoi abitanti.

La pandemia ha bloccato le celebrazioni

Purtroppo, causa pandemia, lo scorso anno non è stato possibile mantenere l’appuntamento annuale. Anche quest’anno per lo stesso motivo, non sarà possibile celebrare insieme questa ricorrenza. Una rappresentanza della comunità di Napoli sarà invitata a partecipare alle celebrazioni di sant’Emidio il 5 agosto. La nostra delegazione si ripropone di organizzare il pellegrinaggio annuale nella festa di san Gennaro che quest’anno ricorre proprio di domenica il 19 settembre.

Intervista a don Carlo Lupi

Sul sito web di Radio Ascoli è possibile ascoltare l’intervista di Pina Calisti a don Carlo Lupi che ci parla del gemellaggio Ascoli-Napoli nel ventesimo anniversario.