Una delle manifestazioni religiose molto sentita dalla popolazione ascolana è quella che solennemente, ogni anno, è organizzata in onore della Madonna delle Grazie, speciale protettrice, insieme a S. Emidio, della città e diocesi di Ascoli Piceno. 

La festa

Domenica scorsa, nella Cattedrale, il vescovo diocesano Mons. Gianpiero Palmieri, ha concelebrato una messa pontificale in onore della Madonna, alla presenza di centinaia di fedeli, tra questi le autorità civili, fra i quali il sindaco Marco Fioravanti, il presidente della provincia Sergio Fabiani, con i rispettivi gonfaloni, il neo eletto senatore Guido Castelli, i militari, le confraternite, le associazioni di volontariato e cattoliche. Ai lati dell’alto prelato il francescano padre Narcis Giorgiuculesei e don Krzysztof Marciniak, concelebranti, unitamente alle decine di sacerdoti della diocesi ascolana, situati nel coro.

All’inizio della messa

“La Madonna delle Grazie – ha esordito il vescovo Palmieri – matrona della nostra comunità diocesana e città di Ascoli, è venerata in questo luogo, è amata, Tanta gente viene qui a pregare, per chiedere la sua intercessione, la sua presenza materna, la sua vicinanza. Anche noi ci mettiamo ai piedi di Maria perché ci aiuti a porci ai piedi del Signore per ricevere, da Lui, il dono dello Spirito Santo, che è quello di cui abbiamo bisogno”.

Il coro

Ad animare la messa pontificale è stato il coro diocesano, diretto da Claudio Bellumore, voce solista don Paolo Simonetti, tutti accompagnati all’organo da don Francesco Fulvi

La processione

Al termine del rito religioso, si è costituita la solenne processione, con la prodigiosa effige della Madonna delle Grazie che, per la prima volta, si è composta in maniera diversa dagli altri anni. Prima il turibolo con l’incenso, le candele e la croce; il servizio liturgico, il libro diaconale con i catechisti, il Popolo di Dio; la Madonna delle Grazie; le Confraternite; le Autorità civili e Militari; i diaconi, i sacerdoti; ultimo il vescovo, anche se a seguirlo ci sono state altre centinaia di persone che si sono accodate durante il percorso. Anche quest’ultimo è stato diverso. La processione, infatti ha percorso Piazza Arringo, Via Dino Angelini fino a raggiungere l’Anfiteatro Romano, a Porta Romana.

L’Imprevisto

All’atto di entrare nell’area predisposta, un ramo orizzontale di una pianta, ha contrastato il passaggio dell’effige della Madonna, posta sul carro. Diversi i minuti di attesa nei tentativi di spostare il ramo. Poi, un Vigile del Fuoco, è salito sul cancello, situato ai lati dell’ingresso, riuscendo a rompere il ramo consentendo, così, l’ingresso del carro.

Il commiato

Dopo alcune riflessioni sul Vangelo, la lettura del salmo … da parte di Francesco Monti, l’alto prelato ha concluso dicendo: ”In questo luogo, dove si rappresenta la vita, ed ora vi si fanno spettacoli teatrali, ci dice che è la vita il luogo dove il signore ci aspetta per annunciare il Vangelo”. Al termine, ha impartito la solenne benedizione.

Considerazioni

Non si conoscono prodigi particolari e portentosi della nostra Madonna delle Grazie. Nonostante ciò, a distanza di moltissimi anni, si nota ancora, fra i numerosissimi fedeli, gran partecipazione e devozione, nonché scene ed episodi di vera commozione ed attaccamento all’immagine tanto cara agli ascolani.  

Roberto Cestarelli