Con una inedita sfilata di ben 24 Confraternite marchigiane ed i loro gonfaloni, domenica 25 giugno 2023 si sono conclusi a Civitanova Marche – nella maniera più solenne, con tanto di Banda di Montecosaro – i festeggiamenti per il mezzo millennio di presenza religiosa e sociale della Confraternita del SS. Sacramento, fondata il 7 gennaio 1523 ed aggregata all’Arciconfraternita Romana di Santa Maria sopra Minerva nel 1577. Nel Settecento aveva 175 iscritti. 

È stata una giornata tutta all’insegna della “fede e della storia” nel centro storico della Città Alta, patria di Annibal Caro, letterato del Cinquecento traduttore dell’Eneide di Virgilio e del Ballerino e coreografo Enrico Cecchetti, che ha ballato e insegnato a Londra, San Pietroburgo ed alla Scala di Milano.

Dopo preghiere e riflessione sull’Eucarestia di Don Andrea Bezzini (Delegato diocesano per le Confraternite fermane), il corteo è partito dalla Chiesa del Sacramento per raggiungere la Tramvia, il Pincio, il Girone (il quartiere medievale più antico), quindi la settecentesca Collegiata di San Paolo Apostolo, dove l’Arcivescovo di Fermo, Mons. Rocco Pennacchio, ha celebrato la Messa (allietata dal Coro Jubilate) lodando tali secolari benemerite associazioni religiose popolari, tuttora impegnate sul fronte della carità cristiana. 

 Un passo indietro.

Il 7 gennaio, nell’anniversario esatto della fondazione, l’Arcivescovo aveva letto il telegramma inviato da Papa Francesco, tramite il Segretario di Stato, Cardinale Parolin. Il Santo Padre ha auspicato che l’importante evento “ravvivi” in ciascuno sinceri propositi di generosa adesione a Cristo e di gioiosa testimonianza evangelica, incoraggiando a rinnovare il culto eucaristico per riscoprirne il valore e la centralità nella vita cristiana. Nelle Marche ci sono circa 200 Confraternite, ci ha detto il coordinatore regionale Giovanni Martinelli, nominato in aprile, che avrà al suo fianco come segretario Michele Carloni della Confraternita del Sacramento di Osimo. Martinelli ha avuto l’idea anni fa di ravvivare queste associazioni, chiamandole a prendere parte all’annuale “Cammino delle Confraternite”, giunto con Civitanova alla settima edizione. Un po’ ovunque si sono moltiplicati gli studi storici sulle Confraternite, si sono riaperte sedi, si sta cercando di promuovere iscrizioni di giovani confratelli. 

 A Civitanova ha portato il saluto delle Confraternite dello stivale Rino Bisignano (di Altamura), Presidente nazionale delle Confraternite italiane, il quale ha annunciato che nel mese di settembre  in Portogallo si terrà l’incontro delle Confraternite europee, in vista del Giubileo del 2025. Notata con soddisfazione anche la presenza di molte donne in svariate Confraternite intervenute, che sono sempre molto attive nelle rispettive Parrocchie. Al termine della cerimonia un applauso scrosciante de presenti è andato all’ottantaduenne gagliardo Priore Tullio Bizzarri (oggi onorario, conosciuto ed amato da tutti), che da 59 anni ha tenuto aperta la Chiesa del Sacramento, situata nei pressi della quattrocentesca Porta Marina, che vanta anche il Museo della Confraternita e gestisce altresì il “Villaggio della Solidarietà” (sotto il Pincio), garantendo alloggi per le famiglie più fragili. 

Le Confraternite marchigiane

Sulle Confraternite marchigiane vi sono molti studi usciti negli ultimi decenni. Ne ricordiamo solo alcuni, quelli di Mario Sensi (Atti e Memorie, 1977), Werther Angelini (Studi Maceratesi, 1976), Gianni Barchi per Jesi, Antonio Brancati per Pesaro, Giovanni Danieli e Vincenzo Pirani per Ancona, Giovanni Ciarrocchi e Giuseppe Crocetti per Fermo, Vincenzo Catani per San Benedetto, Antonio Eleuteri, Alvise Manni e Isabella Cervellini per Civitanova, A. Giannetti per Ripatransone, Alfredo Tani Begni, Emanuele Tedeschi e Laura Ciotti per Ascoli Piceno. 

di Ennio Ercoli