Anche nella diocesi di Ascoli la ricorrenza della natività è stata celebrata con una messa officiata a mezzanotte. Questa, infatti, è quella più sentita dai fedeli, perché la notte di Natale ha tutto il suo fascino: dalla solenne celebrazione al presepe, dagli auguri ai buoni propositi.

La tradizione 

Dopo la tradizionale cena della vigilia, rigorosamente di magro, molte famiglie ascolane, nonostante il freddo, si sono recate in chiesa per partecipare alla messa di mezzanotte e condividere, con la comunità dei credenti, il grande evento della discesa di Gesù bambino sulla terra, per la redenzione dell’umanità. Nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio, a Porta Romana, i fedeli sono stati accolti dallo sfavillio delle luci, dal chiacchierio sommesso dei fedeli e dal Presepe, ancora privo di Gesù Bambino. Persone d’ogni età, hanno raggiunto, per tempo, la chiesa, nell’intento di trovare un posto a sedere, considerato le limitate superfici della stessa.

La messa di mezzanotte

A mezzanotte in punto, sulle note di “Adeste fideles”, si è dato inizio al rito religioso, con l’intronizzazione della Parola, la deposizione di Gesù bambino nella culla e la celebrazione della Messa da parte del parroco don Alvaro Campanelli. “Tra tutte le feste cristiane – ha esordito don Alvaro – il Natale è l’unico di cui tutti si sono appropriati, credenti e non credenti. Guardandosi intorno, infatti, qualche dubbio nasce, e queste perplessità diventano certezza quando si parla del Natale con chi, e sono molti, si dichiarano ferventi cristiani. Ci si rende subito conto – ha proseguito il parroco – che si sta parlando di una festa e non di un compleanno, quello di Gesù Cristo, il vero festeggiato. È incredibile come il consumismo sia riuscito a stravolgere anche le tradizioni più belle”. Fatta questa premessa, si è soffermato sul Vangelo evidenziando che “in questa notte si compie la grande profezia di Isaia: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”.

Il coro

La funzione religiosa è stata animata dal coro del Crocifisso dell’Icona, diretto da Emidio Giuseppetti, impegnato anche con le tastiere, cha ha eseguito vari canti liturgici e natalizi.

di Roberto Cestarelli