Si apre lunedì 4 ottobre la mostra didattica itinerante “Bastamianto” nella parte affrescata dell’antico chiostro dell’Umberto I. L’IIS “Mazzocchi – Umberto I”, infatti, ha messo a disposizione questa location per ospitare la mostra organizzata dall’ASUR Marche A.V. n. 5 e n. 4 e patrocinata dal Comune di Ascoli Piceno (con il beneplacito dell’USR). 

Come e quando nasce la mostra

Ideata nel 1990 dall’Igienista del Lavoro Stefano Silvestri, la mostra ha lo scopo di informare su ciò che è necessario sapere per un corretto approccio al problema dell’amianto. La mostra è stata realizzata da alcuni operatori dell’allora USL 10/D e del Centro Studi e Prevenzione Oncologica della Regione Toscana, con il supporto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e di studenti dell’Istituto Tecnico “Leonardo da Vinci” di Firenze e dal primo allestimento a Firenze nel 1991 è stata poi presentata anche in diverse altre città italiane, ha dato spunto alla pubblicazione di un volume (Amianto, miracoli virtù vizi ed. Tosca Firenze, 1992) che, oltre a rappresentarne il vero e proprio catalogo, riporta testi di approfondimento sulla materia. Tale volume verrà distribuito in formato elettronico gratuitamente ai partecipanti che ne faranno richiesta.

Il convegno inaugurale

Stamattina, lunedì 4 ottobre, nel Palazzo dei Capitani si è tenuto il convegno inaugurale della mostra, visitabile gratuitamente da oggi pomeriggio al pomeriggio di venerdì 15 ottobre.

Durante il convegno, ai saluti istituzionali del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, dell’assessore regionale Guido Castelli, del direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani e del dirigente scolastico dell’IIS “Mazzocchi – Umberto I Nazario D’Amato, sono seguiti gli interventi di rappresentanti della Lega Tumori/ISPRO Firenze, dell’INAIL, dell’ARPA Marche, oltre che dell’Area Vasta V dell’Asur Marche (Claudio Angelini del Servizio Igiene e Sanità Pubblica e Antonello Lupi del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Amianto nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025), dell’Agenzia regionale sanitaria e dell’Università Cattolica di Milano.

Un po’ di storia

A distanza di quasi trent’anni dall’introduzione del D.Lgs. 257/1992 che ha stabilito la cessazione dell’impiego dell’amianto, in Italia vi sono ancora diversi milioni di tonnellate di materiali compatti e molte tonnellate di amianto friabile in numerosi
siti, sia di tipo industriale che civile, sia pubblico che privato. 

Questa presenza può rappresentare ancora oggi un rischio per chi vi si espone, i lavoratori addetti alle bonifiche in primis, ma anche la popolazione ove non siano adottati gli opportuni accorgimenti e questa nozione deriva dal progressivo sviluppo di conoscenze scientifiche su modalità e tempi con cui si svolge l’azione patogena delle fibre d’amianto, su quanto, dove e tra chi sono diffuse le malattie correlate.

L’Italia è tra le Nazioni che hanno condotto una politica di contrasto, di controllo e di prevenzione dei rischi specifici, ma ad oggi restano, tuttavia, ancora aperte le questioni del censimento, delle bonifiche, della sorveglianza epidemiologica e sanitaria, della tutela dei lavoratori e dei cittadini e del risanamento ambientale. Dalla “lezione dell’amianto” dobbiamo trarre gli insegnamenti necessari perché lavoro, salute e ambiente si sviluppino in sintonia.

La mostra

Tutte queste sono le ragioni che hanno motivato l’organizzazione della mostra BASTAMIANTO, che permette attraverso notizie, immagini, filmati, esperienze sul campo ed altro materiale informativo di informare i visitatori sui problemi di salute e ambiente collegati all’esposizione all’amianto.

La mostra intende rivolgersi con particolare attenzione alle scuole, che sono invitate a partecipare con visite guidate dagli operatori del Dipartimento di Prevenzione, e agli operatori pubblici e privati coinvolti nella prevenzione dei rischi da esposizione ad amianto.

L’esposizione è visitabile nei seguenti orari:

Mattino: dalle 9 alle 13

Pomeriggio: dalle 14.30 alle 17.30

Domenica dalle 9 alle 12

Sono possibili visite guidate a numero limitato (comunque non inferiore a 10 persone) con ingressi che verranno regolamentati dalla vigente normativa in materia di “Emergenza “COVID-19”.

E’ comunque necessaria una prenotazione da far pervenire alla segreteria dell’ITCG “Umberto I”.