“Tutto da perdere”: Rapporto Caritas 2023 Osservatorio delle Povertà ed esclusione sociale. Focus su “Povertà e Disagio Psichico”. Presentazione di “numeri” e storie di Caritas Italiana, Caritas Ascoli Piceno e Caritas San Benedetto del Tronto, Ripatransone, Montalto” è il titolo, tanto lungo quanto interessante l’evento, del convegno proposto sabato 25 novembre 2023 dalla Caritas diocesana di Ascoli Piceno, in occasione della VII Giornata Mondiale dei Poveri e la concomitante presentazione del Rapporto Annuale di Caritas Italiana.

Una straordinaria occasione di riflessione per “condividere informazioni sempre di più, facendo rete”, come sintetizzato dal Vescovo Gianpiero Palmieri nell’intervento conclusivo del convegno.

Uno sguardo ai dati nazionali, grazie a Federica De Lauso, sociologa dell’Ufficio Studi di Caritas Italiana, ha aperto la riflessione con dati e storie a rappresentare lo spaccato di dati statistici ISTAT riletti alla luce dei 255.957 “ascolti” che Caritas Italiana ha svolto nei 2.855 centri di ascolto in rete a livello nazionale. Il cuore della Caritas è nei centri di ascolto. Sono il luogo privilegiato dell’incontro con i poveri, sono occasione di relazione, dove chi ascolta e chi è ascoltato entrano in relazione diretta, con ruoli diversi, per verificare bisogni, ascoltare situazioni, progettare soluzioni e processi per ridare dignità alla persona e liberazione dai bisogni.

I numeri sovrastano con un “rumore” particolare, dando un “dimensione” che non permette di eludere la gravità di una situazione che da emergenziale è divenuta, negli anni strutturale, mentre si presenta, con prepotenza, il nuovo fenomeno dei cosiddetti “working poor” lavoratori poveri ovvero persone, singole o in famiglia, che lavorano ma non arrivano a coprire bisogni primari come il cibo, l’alloggio, l’abbigliamento, le cure mediche. E così capita di accorgersi, nei centri di ascolto, che i termosifoni restano spenti anche quando fa tanto freddo o che, in occasione del Covid, taluni ragazzi studenti rimasti a casa per le lezioni on line, non potendo mangiare a mensa, sono restati a digiuno in quel periodo.

I dati del fenomeno

Il 9,7% della popolazione oggi non ha accesso dunque a un livello di vita dignitoso. “È un fenomeno ormai strutturale e non più residuale … La presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere può dirsi una sconfitta per chi ne è direttamente coinvolto, ma anche per l’intera società, che si trova a dover fare i conti con la perdita di capitale umano, sociale, relazionale … Tutti possiamo dirci vinti di fronte a 1,2 milioni di minori in condizione di indigenza, costretti a rinunciare a tante opportunità di crescita, di salute, di integrazione sociale, e il cui futuro sarà indubbiamente compromesso” (Rapporto 2023 Caritas Italiana).

Sono tanti i dati che appaiono in peggioramento: ma il dato che suscita maggiore scandalo – ed a cui è dedicato un intero capitolo del Rapporto – è quello relativo ai bambini e agli adolescenti: nel 2022 vive in condizioni di povertà il 13,4% dei minorenni. Questo è forse il dato più preoccupante, perché, come detto, quando ben 1 milione e 270mila minori (il 13%, +10 punti dal 2005) si trova in condizioni di miseria significa che non solo abbiamo un enorme problema oggi, ma stiamo accettando passivamente che cresca un futuro di nuove povertà ancora più ampio.

Stefano Felice, operatore della Caritas diocesana di Ascoli Piceno, ha presentato uno spaccato degli incontri dei centri di ascolto della Caritas di Ascoli Piceno e quella della diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone Montalto e dei servizi diretti che sono stati attivati nei confronti dei poveri, emarginati, fragili, migranti.

Ad Ascoli sono 1.124 le persone ascoltate (53,4% donne, 46,6% uomini), presenti in 487 famiglie incontrate in 913 incontri. A San Benedetto del Tronto sono 984 le persone ascoltate (55,4% donne, 44,6% uomini), presenti in 384 famiglie incontrate in 827 incontri. Le principali necessità manifestate e gli accompagnamenti che ne sono derivati hanno riguardato problemi economici, occupazionali, famigliari, di salute e, crescenti, le problematiche abitative. Tante forme di sostegno, come la spesa alimentare gratuita presso l’Emporio Madonna delle Grazie in cui, nel 2022, sono stati 5.482 i carrelli di spesa effettuati.

A San Benedetto il sostegno alimentare è avvenuto con la consegna da parte di Caritas di 6.043 pacchi viveri. A questo si aggiunge un’intensa attività di sostegno alle persone accolte in diocesi, in un’accoglienza diffusa anche nelle comunità parrocchiali ed in istituti religiosi, di famiglie e persone provenienti dal mondo ed arrivate perché rifugiate dalla guerra, migranti, richiedenti asilo, in Italia per corridoi sanitari. Il convegno ha anche voluto porre all’attenzione della comunità tutta, ampiamente rappresentata anche da numerosi assessori, sindaci del territorio, assistenti sociali ed operatori del sociale, un focus su povertà e disagio psichico. Un segnale rilevato dai centri di ascolto è stato proprio quello dell’emergere di una situazione critica che coinvolge sempre più persone.

Altri interventi prestigiosi

All’unisono gli interventi della dottoressa Nicoletta Serafini, psicologa psicoterapeuta collaboratrice di Caritas Ascoli, che ha affrontato il tema dal lato dell’esperienza sul campo e delle richieste di aiuto che ne derivano, del dottor Angelomarco Barioglio, dirigente medico direttore di Psichiatria territoriale dell’AST Ascoli Piceno che oltre alla sottolineatura scientifica della causalità tra povertà e disagio psichico, ha ribadito l’impegno e la necessità di una presa in carico sociale e sanitaria, del dottor Domenico Fanesi coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale XXII che ha confermato necessità ed impegno di un coinvolgimento a tutto campo di tutte le istituzioni operanti sul territorio.

Nelle conclusioni, il Vescovo Gianpiero, ha sottolineato come il mettere a fattor comune riflessioni, numeri, storie e focus sia un impegno per la Caritas per perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, di integrazione e di sollievo dai bisogni delle persone per realizzare una società solidale che mette i poveri al centro.