L’Emporio della Carità Madonna delle Grazie festeggia i suoi primi dieci anni di vita.
Del prendersi cura dei poveri è intessuta tutta la Scrittura. «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

La nascita dell’emporio

La centralità del messaggio evangelico era profondamente sentita dal Vescovo di Ascoli Silvano Montevecchi e volle fortemente realizzare, in accordo con il Direttore della Caritas Diocesana d. Dante Talamonti, un luogo in cui trovassero accoglienza le necessità dei più fragili. Un ineludibile impegno per un uomo di grande fede. Un luogo in cui le persone in grave difficoltà potessero trovare gratuitamente quanto necessario ad una vita dignitosa, scegliendo consapevolmente in piena autonomia. Un vero e proprio supermercato in cui “fare la spesa” senza spendere. Ciò che sembrava utopia si concretizzò, e il 9 ottobre 2011 venne inaugurato l’Emporio della carità Madonna delle Grazie.

Le finalità

L’obiettivo è quello di esercitare una forma di solidarietà che non è elemosina, ma un mezzo per la promozione delle persone. Un luogo nato e gestito dalla generosità spontanea con le raccolte presso le Parrocchie o supermercati, le donazioni da parte di enti, aziende, piccoli e grandi commercianti. L’Emporio della Carità, però, è soprattutto un luogo che pone domande a tutti, deve provocare riflessione per rivedere il nostro modo di vivere. Ci invita a ripensare alla giusta spesa, al necessario, al riciclo, al senso del limite, concetti minacciati dalla società dell’opulenza che genera l’eccesso, lo spreco, lo scarto. Le metamorfosi della società hanno creato nuove povertà, i migranti, gli anziani soli, gli emarginati. C’è la percezione di una aumentata difficoltà del vivere e una fatica a tirare avanti e solo una generosità inaspettata permette di riconquistare dignità.

L’Emporio è anche accoglienza e servizio di volontari, incontro, confronto fra culture e mentalità, diversità che al contrario della povertà materiale è ricchezza. I poveri ci chiamano alla conversione, ci insegnano il Vangelo per trovare un significato a quello che facciamo, nella consapevolezza che siamo tutti precari, temporanei e che nessuno si salva da solo.

I numeri della crisi

Aumentano i poveri, dopo 13 anni di crisi, abbiamo 5 milioni di poveri assoluti e le conseguenze del Coronavirus ne hanno aumentato il numero. Il Rapporto Caritas Povertà 2020 evidenzia che nel periodo maggio-settembre 2020, il totale degli indigenti è passato dal 31% al 45%. Quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. In aumento, sono famiglie con minori, donne, giovani precari, persone ancora in età lavorativa e, soprattutto, nuclei familiari italiani.

L’Emporio Diocesano Madonna delle Grazie di Ascoli in 10 anni di attività ha assistito: 1.987 famiglie – 5.158 persone afferenti – 68.935 episodi di spesa – valore merce ceduta 3.407.894 € di cui 50% da donazioni e istituzioni e 50% da Caritas italiana. I cittadini che sono ammessi al beneficio sono dotati di una tessera a punti nominativa e possono acquistare ampia varietà di generi alimentari, prodotti per la pulizia personale e della casa, per la scuola, ad oggi circa 1400 Ton.

Nel tempo si è cercato di intercettare le altre molteplici esigenze fondamentali. Per questo accanto all’Emporio sono sorte altre realtà, come Passamano (per abbigliamento, casalinghi, mobili, nell’ottica del riciclo”), il Pas che per mezzo delle associazioni aderenti offre il pasto principale, servizi igienico-sanitari (docce, lavanderia, dentista, barbiere), un piccolo bar in cui fare colazione leggendo il giornale, godendo un attimo di vita “normale”. Il decennale oltre a ricordare il grande gesto del Vescovo Montevecchi celebra “l’Opera”, “il fare concretamente” per sollevare un po’ la condizione umana.