La Costituzione scende in campo: gioca anche tu!

Le regole, gli obblighi, i doveri da compiere, ma quanto sono noiosi per i ragazzi? Spesso si preferisce scegliere la via più breve, per evitare la fatica imposta dalle norme. Eppure le regole, in ogni ambito della vita quotidiana, dal governo alla scuola allo sport, serviranno pure a qualcosa?

È proprio questo l’argomento del libro “La Costituzione scende in campo: è un gioco da ragazzi!”. Gli autori del libro sono Domenico Facchini e Corrado La Grasta, con la prefazione di Liliana Segre. Inoltre non mncano i contributi di personaggi di spicco del mondo dello sport, come l’indimenticabile Bruno Pizzul. L’idea centrale del testo è sperimentare la conoscenza delle leggi nel vivere quotidiano, perché le norme sembrano complesse, ma in realtà le viviamo e le attuiamo nelle nostre scelte.

L’incontro con gli autori

“Il libro si basa su un’idea tanto semplice quanto efficace: l’esperienza concreta del calcio come metafora della legalità”. Gli autori hanno discusso di queste tematiche nell’incontro online avvenuto il 15 giugno 2021, in diretta sulla pagina Facebook dell’Unione sportiva Acli Marche. All’incontro erano presenti Claudio Bachetti, presidente dell’associazione “Cose di questo mondo” e Antonio Russo, vice presidente dell’Acli.

Presente anche l’Isc “Don Giussani Monticelli”

L’ISC “Don Giussani – Monticelli”, che da sempre lavora nell’ottica della promozione della legalità, tramite progetti e percorsi laboratoriali, ha partecipato all’incontro nella persona della professoressa Annalisa Sardelli. La docente ha così avuto l’occasione di commentare il libro, riguardo l’importanza della Costituzione, che le giovani generazioni devono conoscere e difendere.

Costituzione e sport?

Ebbene sì, i collegamenti sono stretti e di vario tipo. Lo sport prima di tutto è una scuola di vita, dove ciascuno impara a stare con gli altri, a rispettare se stesso e i compagni, a partecipare al gioco di squadra. Tutto ciò è fondamentale per la costruzione di una coscienza civica, che permette al ragazzo di diventare un cittadino consapevole, capace di scegliere e di costruire il bene comune.

Il rispetto delle regole come strumento

In questa prospettiva, lo sport rivela una dimensione etica e valoriale di cui non sempre ci rendiamo conto, anche a causa degli esempi di violenza e di scorrettezza che a volte si vedono negli stadi e nelle manifestazioni sportive in genere, amplificati poi dai social e dai mass media.

“Così nello sport come nella vita, il rispetto delle regole non è il fine, bensì lo strumento per ottenere una vita giusta e autentica”: così uno degli scrittori del libro, Domenico Facchini, ha commentato la dimensione della legalità insita nello sport e in ogni nostra azione.

Gli ingredienti fondamentali sono due: la memoria di testimoni del passato e del presente, che incarnano i valori della Costituzione e costituiscono uno stimolo alla crescita individuale, e l’impegno, per trasferire quegli esempi nella vita di tutti i giorni.

La sinossi

I protagonisti del libro sono cinque dodicenni che vivono nello stesso quartiere e praticano il calcio da strada. Per cui vogliono partecipare ad un torneo estivo, ma non tutti hanno il certificato medico necessario. Hanno la tentazione di prendere una scorciatoia, agendo in modo illegale, ma l’anziano custode del campetto, soprannominato Gufo Burbo, li aiuta a capire il valore della legalità anche attraverso i “no”, che aiutano a crescere nel rispetto delle regole.

I ragazzi hanno bisogno di adulti significativi

Infatti i ragazzi non possono farcela da soli: hanno bisogno di adulti significativi, di esempi da seguire, e in questo libro di esempi ce ne sono tanti, e davvero di qualità, come Don Tonino Bello, vescovo rivoluzionario che insegna ad essere cittadini impegnati, oppure Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” che ha lottato contro la criminalità organizzata, per avere una società più giusta.

La costituzione è il tesoro di tutti

Ognuno di noi ha avuto degli adulti di riferimento che l’hanno aiutato a scegliere un’altra strada, più bella e più ricca. Con l’aiuto di Gufo Burbo, i ragazzi scoprono che la strada della legalità è possibile grazie alla Costituzione, che è “il nostro tesoro”. In verità è un tesoro di tutti, le cui regole sono la formula per avere relazioni autentiche e per contribuire alla vita collettiva.

In particolare, sono significativi i primi dodici articoli, che riguardano i simboli della Repubblica. Come noi cittadini ci identifichiamo con la bandiera, che rappresenta i principi fondamentali dello Stato, così i giovani calciatori vedono nella bandiera della loro squadra un valore concreto a cui aderire.

In seguito all’incontro, Claudio Bachetti ha consegnato alcune copie del libro alla professoressa Barbara Martelli. Cosicchè questa magnifica avventura relativa alla Costituzione e alla legalità possa diffondersi nelle aule della Don Giussani e nelle vite di tanti giovani alunni. Affinchè  apprendano le giuste azioni per diventare veri cittadini responsabili. A questo scopo, la scuola è uno strumento insostituibile.

Per concludere, riprendendo le parole del presidente Sergio Mattarella, possiamo affermare: “La Costituzione è viva”. Non è un tesoro chiuso in un cassetto, a patto che tutti noi ci impegniamo a farla vivere ogni giorno, nelle scuole, nello sport, nel lavoro… nella vita.

di Annalisa Sardelli