Con una solenne e intensa celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo Gianpiero Palmieri, concelebranti il parroco don Alvaro Campanelli ed il vice don Nunzio Lucidi, domenica scorsa è stato riconsacrato l’altare nella Chiesa del Santissimo Crocifisso, a Porta Romana, chiusa da quasi otto anni a causa del terremoto del 2016.   Imponente l’intero presbiterio, tutto in marmo, realizzato, a suo tempo, dall’allora parroco don Piero Coccia. Tutta la comunità, esultante e attenta, ha partecipato all’avvenimento, affollando la Chiesa e assistendo, con emozione, alla particolare cerimonia di benedizione e riconsacrazione dell’altare.

L’altare

Tra i luoghi di una chiesa — ambone, sede, battistero, tabernacolo — solo l’altare conosce un rito di dedicazione, a sottolinearne l’eccellenza: “L’altare – ha evidenziato l’arcivescovo Gianpiero Palmieri – sul quale si rende presente nei segni sacramentali il sacrificio della croce, è anche la mensa del Signore, alla quale il popolo di Dio è chiamato a partecipare quando è convocato per la Messa; l’altare è il centro dell’azione di grazie che si compie con l’Eucaristia”. Quindi, come ha ricordato Papa Francesco, “verso l’altare si orienta lo sguardo degli oranti, sacerdote e fedeli, convocati per la santa assemblea intorno ad esso”. Il suo valore è espresso anche dai riti che, nella dedicazione, ne esplicitano il simbolismo.

Il rito

Terminato il rito d’ingresso, l’arcivescovo Palmieri, dopo aver benedetto l’acqua, ha asperso l’altare e, poi, percorrendo la navata della chiesa, ha asperso il popolo in segno di penitenza e in ricordo del Battesimo. Dopo la Liturgia della parola (Prima Lettura, Salmo Responsoriale, Seconda Lettura e Vangelo) e la Liturgia dei Santi, il Vescovo è andato all’altare con in mano il vasetto del sacro crisma. Versato l’olio, ne ha unto tutta la mensa, dove è stato collocato un piccolo braciere per farvi ardere l’incenso. Posto l’incenso nel turibolo ne ha incensato l’altare per essere, a sua volta, incensato unitamente all’assemblea. Asciugato l’altare, alcune fedeli lo hanno ricoperto con una tovaglia e disposto le candele. Al termine della cerimonia il parroco don Alvaro Campanelli ha rivolto alcune parole di ringraziamento all’assemblea.

Coro e musica

La funzione religiosa è stata animata dal coro del Crocifisso dell’Icona, diretto da Emidio Giuseppetti, impegnato anche con le tastiere, cha ha eseguito vari canti liturgici.

I lavori

“Per quanto concerne gli interventi edili – ha riferito l’architetto Valerio Borzacchini, direttore dei lavori – questi hanno interessato, in particolare, la lanterna e la cupola dove sono stati eseguiti lavori di riparazione e consolidamento, con la ripresa della copertura attorno alla lanterna interessando tutta la superficie dell’ottagono”.

di Roberto Cestarelli