L’ACR festeggia il Mese della Pace

 di Riccardo Luciani

Sabato 4 febbraio si è svolta la festa della Pace ACR, durante la quale i ragazzi, partendo da una riflessione sul gioco di squadra e lo sport, si sono concentrati su tre elementi fondamentali per vivere in pace con sé stessi ma soprattutto con il prossimo: conoscenza, collaborazione e partecipazione. Attraverso le attività i ragazzi hanno potuto cogliere appieno il senso e l’importanza dell’inclusione e del gioco di squadra.

In seguito, durante la “Veglia della Pace”, i ragazzi hanno messo in scena situazioni quotidiane di “non-pace”, che grazie a dinamiche legate alla collaborazione con il prossimo, si sono trasformate in positive.

Il premio Nobel ACR

Per concludere, c’è stata l’assegnazione del Premio Nobel ACR alla parrocchia di San Marcello che insieme alla squadra “Diamo un calcio alla disabilità” ha dimostrato come è possibile includere e coinvolgere all’interno del proprio gruppo anche coloro che definiamo emarginati.

In generale, la festa è il risultato delle riflessioni che i ragazzi dell’ACR hanno portato avanti durante il mese di gennaio su un tema particolarmente legato al gioco di squadra: l’inclusione del prossimo nel proprio gruppo, anche e soprattutto quando si tratta di una persona che per motivi di varia natura resta emarginata. Come se non bastasse, attraverso una “scheda di allenamento” i ragazzi hanno potuto capire come approfondire e migliorare sé stessi, il rapporto con gli altri e quello con Dio.

Insomma, le difficoltà sono tante, ma grazie a conoscenza, collaborazione e partecipazione, si possono creare momenti di accoglienza e integrazione, durante i quali ciascuno con la sua presenza è in grado di migliorare il prossimo dando così il via al gioco più bello, il gioco di squadra.