La recente inaugurazione della nuova sede del circolo ACLI “Le Contrade di Propezzano” a Montegallo è indiscutibilmente  il frutto della determinazione e passione dei soci, dei dirigenti e di tutti coloro, Diocesi in primis, che hanno a cuore un territorio fragile, ma al contempo affascinate, ricco di storia e di potenzialità.

Intervento per rivitalizzare il territorio

Questo intervento, solo l’ultimo in ordine di tempo, rientra in una serie di tasselli che le ACLI provinciali di Ascoli Piceno e la propria rete associativa, in collaborazione con istituzioni pubbliche, imprese ed enti del terzo settore, stanno inserendo in un “puzzle”, finalizzato a (ri)animare il territorio piceno,  duramente colpito da sisma, emergenza sanitaria e, ancor prima, da una profonda e cronica crisi economica.

Le colonne portanti di questo impegno di resilienza e rinascita sono in buona sostanza tre.

Uno staff permanente di progettazione

La prima è la strutturazione, grazie al progetto “Sistema sociale” e all’intervento della Fondazione Carisap, di uno staff permanente e competente di progettazione sociale e fundraising, formato da cinque operatrici a disposizione della rete ACLI provinciale (composta da circa 100 enti del terzo settore, tra associazioni di promozione sociale, associazioni sportivo dilettantistiche e cooperative, e da quasi 10.000 soci).

La finalità è favorire e sensibilizzare la  raccolta fondi – quale strumento di welfare sociale -, rivolgendosi ad individui, aziende e fondazioni, per migliorare la sostenibilità delle realtà provinciali e locali e dei progetti da esse realizzati.

Alla base di questo progetto c’è la volontà da parte delle ACLI, movimento sociale ed educativo, di consolidare e ampliare la propria rete associativa per dare risposte tempestive, adeguate e di lungo periodo alle crescenti e articolate problematiche da affrontare attraverso la promozione di progetti e iniziative di varia natura e genere, a tutela della persona e delle sue fragilità.

Percorsi formativi

La seconda colonna è l’attivazione di percorsi formativi per animatori di comunità, cioè di persone in grado di favorire relazioni positive e costruttive e di attivare processi che generino benessere all’interno della comunità di appartenenza e tra la stessa e il territorio di riferimento.

In questo senso, grazie al contributo della Regione Marche attraverso il progetto “Viridee – Visioni Resilienza IDEE”, è stata avviata l’azione pilota per l’area del cratere sismico denominata “Animiamo il futuro” destinata alla formazione di circa 50 animatori di comunità provenienti da differenti contesti quali associazioni di promozione sociale, artistiche e culturali, sportive, storico-rievocative, nonché associazioni e movimenti ecclesiali.

Impegno educativo nei confronti dei giovani

La terza colonna è l’impegno educativo e formativo verso e con le giovani generazioni per dare prospettive concrete, realistiche e di speranza al nostro territorio.

In questo ambito e sempre grazie alla consolidata rete con terzo settore, con le istituzioni amministrative e scolastiche, nonché del contributo della Regione Marche, sono stati da poco avviati i progetti “Visioni in evoluzione” e “ASCODEPT 3.0” che, in modi differenti, perseguono il comune obiettivo di aiutare i giovani a costruire percorsi di crescita personale e professionale in stretta connessione con i propri luoghi di appartenenza, nella prospettiva di divenirne parte integrante e soggetti proattivi per la relativa valorizzazione e promozione, attraverso la loro creatività e spirito di iniziativa in ambito culturale, ricreativo, sportivo, sociale, formativo e turistico.

di Claudio Bachetti