Una chiesa restituita al culto e alla fruizione da parte dei visitatori. Un oratorio diventato punto di riferimento per i ragazzi dell’intera diocesi di Ascoli Piceno. Questi i risultati ottenuti a Stella di Monsampolo grazie ai fondi dell’8xmille. Deciso il lavoro del parroco emerito don Bernardo Domizi, in pensione dal 4 ottobre 2020, e dell’attuale parroco don Andrea Tanchi.

«La prima domanda la feci in un periodo nel quale c’era la possibilità ad Ascoli di rientrare in alcuni progetti. Racconta don Bernardo Domizi , che penso alla chiesa di San Benedetto e Mauro, quella presso il fiume Tronto. Tramite don Elio Nevigari e Simona Massari accedemmo ai fondi dell’8xmillle per il culto. I lavori, iniziati il primo aprile 2019, terminarono l’anno dopo; la chiesa, infatti, fu riaperta il giorno dell’Epifania del 2020».

Un progetto importante

I lavori presso l’Abazia SS. Benedetto e Mauro sono stati possibili grazie al contributo CEI di 228.136 euro e al cofinanziamento da parte della parrocchia di 100.914 euro, oltre alle cifre concesse dal comune di Monsampolo (10mila euro) e da B.I.M. Tronto (10mila euro) e ad ulteriori donazioni, anche in opere, proveniente da altre realtà del territorio (l’associazione negozianti di Stella e le aziende Saga srl e Elettrostella srl).

Tante le imprese coinvolte nei lavori, la principale è stata l’impresa edile Castelli Giuseppe. Una progettazione che ha visto coinvolte diverse professionalità. Dallo studio Caioni con gli architetti Alessandro Caioni e Gianfilippo Frati all’ingegner Cristiano Silvestri. Da non sottovalutare il ruolo del geometra Giuliano Caioni alla ditta individuale Arte di Michele Massoni fino all’Università di Bologna e al geologo Luciano Marucci.

«La chiesa di San Benedetto e Mauro, che risulta già operante tra gli anni 940 e 990, oggi è molto visitata. Durante l’estate la lasciamo aperta, lì vicino è stato fatto un percorso pedonale che passa lungo il Tronto. Il comune ci ha realizzato degli spazi ricreativi. È diventata una meta turistica». Ha dichiarato Don Bernardo Domizzi.

Dopo la chiesa, grazie all’8xmille un altro bene è tornato ad essere centrale per la vita della parrocchia e non solo.

«Dopo una richiesta fatta cinque anni prima per l’oratorio  ho ottenuto il secondo contributo per le strutture parrocchiali. Grazie a questo è stato realizzato un grande salone situato tra la chiesa e la casa parrocchiale. I lavori sono iniziati nel settembre del 2020, poi io sono andato via ad ottobre ed è subentrato don Andrea, che li ha portati avanti».

Anche in questo caso, la realizzazione dell’opera nella parrocchia di SS. Maria Madre della Chiesa è stata possibile grazie ad un co-finanziamento. Infatti, i lavori eseguiti dalla Elettro Stella srl sono stati finanziati dalla CEI per 801.000 euro e pagati dalla parrocchia per un importo di 306.480,44 euro.

Da quando sono stati conclusi i lavori, nel mese di gennaio di quest’anno, l’oratorio è diventato un punto di ritrovo per moltissimi giovani e non solo.

«So che don Andrea utilizza molto questi spazi – conclude don Bernardo – per la catechesi, per gli incontri e le riunioni. L’ultimo è stato un momento che ha unito le diocesi di Ascoli e di San Benedetto, l’incontro dei duecento giovani che parteciperanno alla giornata mondiale di Lisbona».

«L’oratorio è diventato una grande risorsa per tutto il territorio, conferma il parroco don Andrea Tanchi. Il sabato abbiamo sette o otto gruppi di ragazzi dell’ACR e giovanissimi. Prima erano sparsi per tutto il comune e oggi possono fare gli incontri tutti in questa struttura, in ambienti sani, nuovi e a norma. Oltre all’attività ordinaria della parrocchia, i locali sono utilizzati anche da altre realtà del territorio. Per esempio l’associazione Kairos, un’associazione Caritas autonoma, che tra le altre cose con il progetto Oratorio Lab si impegna, con i suoi volontari, a fornire corsi d’istruzione e formazione per tutti, con l’obiettivo di abbattere le barriere linguistiche e promuovere l’inclusione».

di Stefania Mistichelli