Festa dell’Immacolata Concezione: in corso la novena

Martedì 8 dicembre è il giorno della Festa dell’Immacolata Concezione, cioè del dogma cattolico in base al quale Dio ha voluto che la Vergine Maria fosse immune dal peccato originale. Come tale, dunque, degna di custodire in grembo Gesù e di farsi veicolo per la venuta sulla Terra del figlio di Dio. Per tale ricorrenza, come di consueto, nel tempio monumentale di San Francesco, da lunedì 29 novembre è in svolgimento la Novena di preparazione all’evento e terminerà martedì sette dicembre. Il predicatore è padre Paolo Castaldo dell’ordine dei frati Minori (OFM), nonché parroco della chiesa del Cuore Immacolato di Maria.

Il programma

Nei giorni feriali, si celebreranno messe alle ore 7,00 – 9,15 e 10,15. Nel tardo pomeriggio, alle ore 17,30 si reciterà il santo Rosario. Alle ore 18,00 si celebrerà la messa con Omelia. Mercoledì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, giorno festivo, si celebreranno messe alle ore 7,30 – 10,00 e 12. Nel tardo pomeriggio, alle ore 17,30 ci sarà la recita del Rosario al termine del quale, alle ore 18,00, monsignor Giampiero Palmieri, arcivescovo di Ascoli, celebrerà l’Eucaristia, cui farà seguito l’affidamento all’Immacolata.

Il dogma

Come molti ricorderanno, il dogma di cui in narrativa, fu sancito da papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus e pubblicata l’8 dicembre 1854 (e celebrato dalla Chiesa cattolica ogni 8 dicembre). Secondo molti studiosi fu la Vergine stessa a confermare il dogma che, tempo addietro, era stato promulgato. Ciò avvenne alla sedicesima apparizione, quella del 25 marzo 1858 quando la “bella signora” rispose alla domanda della quattordicenne Bernadette Soubirous che le aveva chiesto, in maniera molto chiara, chi fosse. Questo il racconto di Bernadette, in merito alla risposta: “Lei, allora, alzò gli occhi al cielo, unendo, in segno di preghiera, le Sue mani che erano tese e aperte verso la Terra, e mi disse: Io sono l’Immacolata Concezione”.

Preparazione al Natale

L’8 dicembre è anche il giorno in cui, per tradizione, molti ascolani liberano un angolino della loro casa per fare posto al presepe e/o all’albero di Natale. E così, mentre in città si stanno collocando le luminarie e i negozi si apprestano a rendere scintillanti le loro vetrine, dai fondaci e dai solai degli ascolani riemergono gli scatoloni con gli addobbi natalizi.

di Roberto Cestarelli