L’ingresso del Vescovo Gianpiero: “Facciamo sinodo”

«Non vedo l’ora di incontrarvi personalmente, lì dove si ascolta la Parola. Nelle parrocchie, nei gruppi di lettura del vangelo, dove due ragazzi suonano la chitarra e leggono insieme il Vangelo del giorno. Camminiamo insieme e ascoltiamoci reciprocamente, facciamo Sinodo».

 Con queste parole Mons. Gianpiero Palmieri ha congedato l’assemblea riunitasi in Cattedrale ieri pomeriggio, in occasione della Celebrazione Eucaristica che ha sancito l’inizio del suo Ministero Episcopale.

La mattinata tra Arquata, Villa Pigna e Pagliare

Un pastore dal sorriso disarmante e dalla battuta pronta, che viene nella Diocesi di Ascoli per cominciare un cammino insieme. Insieme, più volte ha ripetuto questa parola Mons. Gianpiero, che ha scelto di entrare nel territorio piceno attraverso i luoghi che maggiormente hanno sofferto per il terremoto: Arquata del Tronto, dove ha incontrato anche rappresentanti delle parrocchie del montegallese, del Fluvione e dell’acquasantano; Villa Pigna con la Vicaria del Marino; Pagliare dove ha ascoltato le comunità della Vallata del Tronto e di Offida. Subito ha espresso la sua semplicità e vicinanza, presentandosi come don Gianpiero – «Se mi chiamate Eccellenza rischio di non girarmi» – e ponendosi all’ascolto di tutte le comunità.

L'ingresso di Mons. Gianpiero: incontro-Arquata
L'ingresso di Mons. Gianpiero: incontro Villa Pigna
L'ingresso di Mons. Gianpiero incontro Pagliare

Il pomeriggio: l’incontro con le autorità

Quindi il rientro in episcopio e, alle 15, l’incontro informale con tutte le autorità nella sala della Vittoria della Pinacoteca Civica. Una scelta insolita ma perfettamente coerente con il metodo di Mons. Gianpiero Palmieri, mutuato da quello di Giovanni Paolo II: discerniamo insieme, decidiamo insieme, lavoriamo insieme.

A seguire, alle 16, il nuovo vescovo è stato accolto ufficialmente dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e dalla Quintana di Ascoli, per poi entrare in Cattedrale attraverso la navata centrale, dove ad aspettarlo c’era una rappresentanza di tutte le parrocchie della Diocesi, con in prima fila i più fragili, come richiesto dallo stesso Mons. Gianpiero.

L'ingresso di Mons. Gianpiero: incontro con le autorità

 La Celebrazione Eucaristica

Tutti gli altri hanno potuto seguire la celebrazione grazie al lavoro dello staff di radio Ascoli TV che ha prodotto una lunga diretta, trasmessa in audio su radio Ascoli e in video sul canale YouTube della web tv e su Vera TV, oltre che sul maxischermo installato in piazza Arringo.

Quindi la processione di tutti sacerdoti, vescovi, cardinali ha preceduto la Celebrazione Eucaristica, iniziata con il saluto al nuovo Vescovo da parte di Mons. Domenico Pompili. «Il tuo sorriso disarmante ha già conquistato tutti – ha affermato – e nella tua venuta si nasconde una promessa di bene. Oggi che il testimone passa a te, scopriamo che tu stesso sei il testimone del Vangelo». Toccante l’abbraccio tra i due, seguito dalla lettura da parte del cancelliere don Lino Arcangeli della Bolla di Nomina papale.

Quindi la cerimonia solenne è proseguita, impreziosita dalla presenza di tanti vescovi e cardinali (ventitré in tutto), tra i quali gli ascolani Giuseppe Petrocchi, Stefano Russo e Piero Coccia e l’arcivescovo metropolita di Fermo Rocco Pennacchio.

L'ingresso di Mons. Gianpiero: omelia

L’omelia di Mons. Gianpiero

Fulcro della celebrazione la prima omelia del nuovo Vescovo. «Eccoci allora insieme – ha esordito – comincia il nostro cammino insieme. Tanti secoli fa un Papa prese un vescovo che stava dando una mano e lo mandò nel popolo dei Piceni, si chiamava Emidio. Qui il vangelo non era ancora arrivato ma Emidio trovò un popolo ben disposto che accolse la fede, che è il cuore dell’esperienza della Chiesa. Oggi la Fede è arrivata in questo luogo. Iniziamo il nostro cammino insieme proprio all’inizio dell’anno liturgico, in questo tempo di Avvento che ci dice che non conosciamo tutto, ma che anzi dobbiamo attendere e ascoltare Dio che ci viene incontro e si manifesta nella nostra vita in mille modi. La storia umana, lo sappiamo bene, è fatta di guerre, terremoti, carestie, pandemie… in quei momenti alziamo in capo, perché viene il figlio dell’Uomo. Allora non facciamoci schiacciare dalla paura, costruiamo il Regno di Dio che è fatto di incontri, sguardi, relazioni umane che reggono l’urto delle cose brutte della vita. Siamo chiamati a vigilare nell’ascolto della Parola di Dio. Camminiamo insieme, facciamo sinodo, tutti quanti, senza mettere da parte nessuno, perché la misericordia è l’architrave della Chiesa. Una comunità cristiana sana mette al centro i poveri, e saranno i poveri stessi a custodirci; loro ci terranno aggrappati a Gesù».

La celebrazione è quindi proseguita fino alla lettura e la firma del verbale di avvenuta presa di possesso della Diocesi.

I ringraziamenti e l’auspicio finale

A cerimonia conclusa, Mons. Gianpiero ha preso brevemente la parola ringraziando i suoi predecessori e tutti coloro che sono stati importanti per lui nella sua vita di parroco e di vescovo, rinnovando infine l’invito di camminare insieme. «Questa è stata una liturgia solenne – ha affermato – adesso non vedo l’ora di incontrarvi personalmente, lì dove si ascolta la parola. Camminiamo insieme e ascoltiamoci reciprocamente».

di Stefania Mistichelli