Nel giardino retrostante il Palazzo dell’Istituto musicale Spontini, con accesso da Via Nicolò IV, nella fredda mattina del 10 dicembre, festa della Madonna di Loreto, è stata inaugurato e benedetto il largo dedicato alla Serva di Dio Madre Tecla Relucenti. La donna era  una stretta collaboratrice del venerabile Francesco Antonio Marcucci, prima Pia Operaia dell’Immacolata Concezione, co-fondatrice dell’Istituto, direttrice della scuola e prima catechista.

L’inaugurazione

Erano presenti l’Arcivescovo Gianpiero, il Sindaco Marco Fioravanti, l’Assessore alla Cultura, Donatella Ferretti, altri assessori e consiglieri del Comune, alcuni studiosi e amici delle suore Concezioniste. Queste hanno espresso gratitudine all’Amministrazione comunale per questo dono che mette in luce una donna ascolana che, nel silenzio e nell’umiltà, con coraggio e saggezza, ha lasciato un segno positivo e religioso nella città e nella storia. La vita di Madre Tecla, infatti, è stata bella e positiva e ha prodotto molti frutti di bene che durano nel tempo.

La targa e la maiolica

Accanto alla targa, c’è una maiolica, realizzata su ceramica dal maestro Paolo Lazzarotti che ritrae Madre Tecla con l’abito bianco ed azzurro, come quello dell’Immacolata a cui ha consacrato la sua vita. Tra le mani regge il libro delle Costituzione per le Suore. Si tratta di regole di come vivere il Vangelo educando la gioventù, di come insegnare, di come fare il catechismo, di come volensi bene, aiutandosi con gentilezza e allegria a diventare migliori.

Sullo sfondo, il maestro Lazzarotti ha disegnato la città di Ascoli con torri e campanili. Tra questi, sulla destra, è ben visibile quello del Duomo, parrocchia di appartenenza della famiglia Relucenti. Madre Tecla e i suoi fratelli e sorelle, sono stati battezzati nell’antico battistero. Benchè non siamo riuscite a capire quale fosse esattamente la casa di Madre Tecla, il luogo scellto per l’affissione della targa è appropriato per ricordarla.

Le parole del sindaco

Il Sindaco ha rivolto parole di soddisfazione e l’intenzione di abbellire e trasformare il luogo che ora porta il nome di una protettrice ascolana in un gradevole spazio di aggregazione, di mostre e di cultura per cittadini e turisti. L’Arcivescovo Palmieri ha sorpreso tutti salendo sulla scala per scoprire lui stesso la lapide. Il Vescovo hai poi benedetto lo spazio dove tutti hanno pregato e chiesto a Dio il dono della beatificazione e canonizzazione di Madre Tecla.

Il ricordo di Madre Tecla

L’intitolazione dello spazio e l’immagine di Madre Tecla sarà uno stimolo per i cittadini a invocare l’intercessione della Serva di Dio. Darà gioia ai passanti, alle suore e alle tante persone cresciute nell’Istituto in quasi 300 anni di attività. Questo ne farà ricordare gli insegnamenti buoni ricevuti e aiuterà a far conoscere meglio la sua figura di educatrice, insegnante, catechista, devota dell’Immacolata. Una donna capace di condividere le sue doti di femminilità con il venerabile Francesco Antonio Marcucci e vivere con lui un’amicizia arricchente.

di Suor Maria Paola Giobbi