Chi viene prima: il genitore o il figlio?!

Sicuramente nel rispondere avrete scelto uno dei due soggetti. In realtà arrivano entrambi nello stesso momento. Si diventa genitore nell’istante in cui nasce un figlio e si diventa figli nel momento in cui ci sono dei genitori!

Ma nel momento stesso in cui si diventa padre e madre, dove va a finire il nostro essere persona? Perché è proprio così: nel momento in cui si diventa genitori ci si dimentica di essere delle persone con delle proprie preferenze, con dei propri bisogni, con dei propri desideri. Ci sentiamo tanto bravi alla luce della condizione dei nostri figli!

Ogni genitore deve tenera a mente…

Una regola d’oro nella psicologia è che per prendermi cura dei figli devo sapermi prendere cura di me! Il più grande dono che si può fare al proprio figlio è prendersi cura di se stessi. Fare il genitore equivale a continuare a crescere nella conoscenza di sé e nella consapevolezza del proprio essere. Significa essere radicati nel momento presente per condividere ciò che di meglio e più profondo c’è in noi.

Avere cura di sé significa essere responsabile verso se stessi e non vuol dire essere egoisti. Occorre riservare attenzione alla propria persona di genitore, con i propri bisogni, relazioni, interessi, spazi e tempi, da coltivare e curare, tutti necessari per il benessere psicologico di sé e degli altri con cui si è in relazione. Un genitore che sta bene con sé stesso, anche inconsapevolmente, favorirà e creerà le condizioni per il benessere del proprio figlio, il quale, osservandolo, potrà imparare nel tempo l’importanza del proprio benessere e della sua precisa responsabilità di costruirlo nella propria esistenza.

Diceva Serrurier:

“Non si diventa un buon genitore a pedate o frustate, sforzandosi alla virtù. La virtù verrà naturalmente in un genitore che sta bene nella sua pelle ed è contento della sua vita. Se il genitore è felice e disteso (anche se occupatissimo), il suo amore saprà espandersi e moltiplicarsi. Ogni genitore farà meraviglie con i suoi figli nell’apprendimento della vita, se si ama un po’, se si riconosce delle qualità, se le mette in opera e se è sufficientemente fiducioso nel suo avvenire perché sa ciò che vale”.

Hhalil Gibran scrive dei genitori:

“Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti”.

I figli prendono lo slancio dai propri genitori. I genitori sono lo specchio di ciò che il bambino sente di poter diventare.

 di Cristina Fratini