Marco Fioravanti ha ottenuto il secondo posto assoluto come sindaco più apprezzato d’Italia, dopo Luigi Brugnaro sindaco di Venezia, nella classifica stilata dal Sole24Ore nell’ambito del sondaggio Governance Poll 2022.

Dopo questo importante riconoscimento, Veruska Cestarelli l’ha intervistato a tutto campo, parlando di scuole, cantieri, futuro.

La classifica del Sole24Ore “Governance Poll 2022″ la colloca al secondo posto in Italia tra i sindaci più amati, che effetto le fa?

Il risultato di questo sondaggio del Sole24Ore mi riempie di gioia e mi ripaga di tanto lavoro e di tanti sacrifici fatti in questi anni, è veramente gratificante. Sono molto contento anche perché il rapporto che ho creato con i cittadini è un rapporto orizzontale e diretto, che migliora non solo il gradimento ma anche l’azione politica, perché mi dà la lucidità per riorientare le scelte amministrative e politiche.

Secondo lei quali sono le caratteristiche che hanno contribuito ad ottenere questo risultato?

Sicuramente non c’è una ricetta del sindaco perfetto, ma quello che ha orientato l’indice gradimento è l’essere rimasto sempre me stesso e aver fatto scelte semplici, non pensando al tornaconto personale o a secondi fini, ma sempre solo al bene per la città. Poi l’amore che ho per la città viene percepito e anche questo è un valore.

Dopo questo risultato quali altri progetti vorrebbe realizzare nei prossimi due anni di mandato?

Dopo questo risultato l’impegno per me aumenta, voglio fare di più e meglio. Tra gli impegni che avrò nei prossimi due anni c’è sicuramente il portare avanti tutti i piccoli e grandi interventi di manutenzione di strade, parchi e giardini in tutte le frazioni. Inoltre, è mia intenzione costruire un’idea di città del 2030. Ascoli non ha avuto mai un obiettivo chiaro a lungo termine, quello di costruire una visione di città partecipata coinvolgendo le associazioni, le imprese, i cittadini e anche gli altri comuni del territorio. In questo modo consentiamo di amplificare anche le azioni di vari enti e associazioni messi dentro ad una strategia complessa a lungo termine.

Lei fa un uso importante dei social: quanto è importante per lei comunicare direttamente con i cittadini?

Io vengo dal mondo della comunicazione e ritengo che sia fondamentale. Però è anche importante l’impegno e il lavoro. Voglio dire che è vero che io dedico molto tempo alla comunicazione, ma questa deve corrispondere al valore delle azioni che si svolgono, perché altrimenti alla lunga non regge più. La grande sfida che porto avanti è quella di comunicare quello che facciamo e avere un rapporto con i cittadini anche per cercare di recepire dai commenti spunti e critiche che possano riorientare le scelte amministrative.

Passiamo alle problematiche relative alle scuole: quali saranno gli interventi per il prossimo futuro?

Abbiamo avuto le ordinanze nel 2021 e già siamo riusciti a far partire le progettazioni di 16 scuole. Mercoledì 6 luglio abbiamo avuto il consiglio aperto cui hanno partecipato anche le dirigenti con i rappresentanti dei genitori, con i quali abbiamo cercato di condividere questo passaggio. Dopo i diversi incontri avuti, il principio è che le sedi provvisorie dovranno essere vicine alle scuole che chiudiamo per i lavori e la seconda cosa è l’economicità del pubblico. Dobbiamo, quindi, fare una fotografia degli spazi liberi all’interno degli edifici e delle scuole pubbliche, per poi ricorrere ai privati solo se necessario.

Passiamo ora ai lavori in via Trieste: come stanno procedendo?

Via Trieste non veniva rifatta dal 1984, ovviamente è complicato mettere mano sull’arteria principale di Ascoli, ci vuole un pizzico di pazzia e coraggio che ho mostrato di avere. I lavori stanno procedendo bene, nel senso che abbiamo finito i sottoservizi da qualche mese, abbiamo fatto l’allaccio due settimane fa e quindi abbiamo dovuto chiudere lungo Tronto, che abbiamo riaperto già lunedì 4 luglio, quando abbiamo iniziato con la demolizione dei sanpietrini.

Con la demolizione siamo arrivati all’altezza di via Ceci; adesso su quel pezzo dobbiamo lavorare sul massetto e poi procedere con la ripavimentazione, mentre nel frattempo continuiamo con la demolizione dal basso verso l’alto.

Io sono molto contento, ogni giorno vado a controllare il cantiere in via Trieste, perché è un cantiere fondamentale anche per la trasformazione estetica di Ascoli, quindi lo monitoro ogni giorno.

Da quando sono stato eletto ho fatto una riunione a settimana per via Trieste, perché coinvolge tanti aspetti, dalla viabilità alle attività commerciali alla sosta ai residenti. Ringrazio tutti i cittadini perché c’è stato un atteggiamento costruttivo da parte di tutti: cittadini, albergatori, attività commerciali, ambulanti.

Un’estate di grandi eventi questo anno: appena conclusa la Milanesiana, ora sta per arrivare la Quintana. Che clima sta respirando lei che è il Magnifico Messere?

Un clima meraviglioso, perché tutto questo entusiasmo non si respirava da tanti anni. Abbiamo avuto un’adesione record anche per i biglietti, avremo lo Squarcia pieno e la sfilata al completo con tutti i figuranti; è veramente una grande gioia. La Quintana di Ascoli, soprattutto negli ultimi anni, è diventata un esempio italiano: molte rievocazioni ci chiamano per chiederci un consiglio e prenderci a modello. Si tratta di un grande lavoro di squadra grazie al Consiglio degli Anziani e ai Sestieri stessi, che collaborano sempre; sabato sarà una bella serata per tutta la città.

Tanti eventi dunque per questa estate, ma il sindaco di Ascoli Piceno quando va in vacanza?

Purtroppo mai, perché voglio e devo dedicare molto tempo alla città. Se riesco, vorrei fare qualche giorno di riposo, ma al di là di tutto la città ha bisogno della mia presenza e non mi pesa, perché il lavoro che faccio è il lavoro più bello del mondo.