di Veruska Cestarelli

Il Centro diurno socio educativo riabilitativo L’Orto di Paolo è una struttura territoriale gestita dalla Cooperativa Pagefha onlus che si trova in zona Marino del Tronto, e che si occupa di persone con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo o con gravi problemi di comunicazione e cognitivi.

Abbiamo incontrato la dottoressa Sabina Giannini che è la coordinatrice del Centro per farci raccontare quali sono le attività e i progetti che vengono svolti dagli ospiti della struttura.

 Come è nata l’idea di questo centro diurno?

“Il centro diurno si colloca alle porte della città di Ascoli ed è aperto da dieci anni. Attualmente possiamo contare 12 ospiti di età compresa tra 20 e 48 anni e deve il suo nome ad un ragazzo che è ancora presente nella struttura e che si chiama Paolo. Si tratta di un progetto nato in collaborazione con la sua famiglia, in particolare con la nonna che voleva creare una realtà che potesse accoglierlo in maniera attiva”.

Quali sono le attività che svolgono e come è organizzata una giornata tipo?

“Il nostro obiettivo è quello di creare opportunità formative e riabilitative oltre che di offrire una forma di sollievo per le famiglie. Realizziamo iniziative mirate alla promozione ed allo sviluppo della persona, quindi gli ospiti del centro fanno tante attività incentrate soprattutto sulle autonomie personali e domestiche fino ad attività laboratoriali come progetti artistici, realizzazione di prodotti artigianali fatti a mano come segnaposto e bomboniere. Le strategie di intervento riabilitativo sono programmate e progettate tenendo conto di bisogni, delle caratteristiche, delle abilità e disabilità, ma anche delle propensioni di ciascun ospite, predisponendo percorsi individualizzati di inserimento lavorativo. Ciascuna giornata è scandita da attività programmate, monitorate quotidianamente e rivalutate di settimana in settimana, con il supporto di un coordinatore. Ovviamente nel corso della giornata ci sono anche momenti di relax dedicati alla musica, al gioco o al riposo. Inoltre abbiamo tutta una serie di attività in ambito rurale in cui i ragazzi ospiti della nostra struttura si sono trovati immersi nella natura. Abbiamo anche un uliveto e vari alberi da frutto”.

Si tratta di un centro che lavora in sinergia con le famiglie di provenienza e non solo.

“Certo. Per noi questo è fondamentale. Operiamo in totale coordinamento con le famiglie attraverso una rete con i servizi territoriali, le amministrazioni comunali, le aziende sanitarie e tante altre realtà coinvolte nella costruzione del percorso individuale. Il nostro obiettivo è quello di instaurare relazioni che permettano ai ragazzi di imparare a vivere in autonomia, rendendoli capaci di restare anche lontano dalla famiglia di origine.”

Quanto è importante che, chi si occupa dei ragazzi che ospitate, sia adeguatamente formato?

“Riteniamo che la formazione degli educatori ma in generale di tutti coloro che interagiscono con i ragazzi sia fondamentale. Al fine di rendere preparati gli operatori sulle tipologie di disabilità presenti nel Centro, sulle corrette modalità di intervento socio-educativo-riabilitativo e sulle tematiche tecniche delle attività che si intendono svolgere, pianifichiamo annualmente gli interventi formativi a favore degli operatori del centro in riferimento alle patologie degli ospiti ed ai laboratori proposti al centro.”

Quali sono i progetti state portando avanti?

“Attualmente stiamo lavorando al progetto di agricoltura sociale. Grazie ad un
finanziamento della Regione Marche possiamo operare con i ragazzi intervenendo sul disagio psico-fisico attraverso attività esperienziali svolte nel contesto agro-ambientale.
Stiamo anche portando avanti un progetto che prevede pernottamenti nei week-end presso la nostra struttura sempre al fine di lavorare su una maggiore autonomia dei ragazzi. Inoltre gli ospiti del centro realizzano oggettistica di vario tipo fatta a mano, sono idee regalo perfette per ogni occasione e per tante cerimonie per le quali riceviamo tante prenotazioni. Negli ultimi tempi abbiamo anche stretto delle collaborazioni con le aziende locali ad esempio per la vendemmia. Con Velenosi abbiamo stretto un accordo di partnership per realizzare un vino a doppio logo, con l’azienda agricola La Golosa di Montelparo ci occupiamo della raccolta della frutta, ma abbiamo anche una collaborazione con un pastificio di Castignano. Sono tutte esperienze utili ai ragazzi per dare valore a quello che fanno e fare capire loro l’utilità e il ruolo che hanno in ambito lavorativo.”