L11 luglio 2021, nel teatrino della scuola delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata di Ascoli Piceno, si è svolta la presentazione alla cittadinanza del XVII volume dell’opera omnia marcucciana. Il libro è intitolato Francesco Antonio Marcucci, A Madre Tecla Relucenti e alle Pie Operaie dell’Immacolata Concezione (1741-1769). La presentazione si è svolta in occasione del 252° anniversario della dipartita al cielo di Madre Tecla Relucenti.

La celebrazione

La cerimonia, presieduta da monsignor Stefano Russo, ha ripercorso la storia di amicizia spirituale tra Tecla e il venerabile Marcucci.

Mons. Stefano Russo, Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, ha introdotto il lavoro manifestando grande apprezzamento verso la pubblicazione in oggetto:

L’opera raccoglie in modo ordinato una storia di amore e di santità che si propone come espressione di un giusto comportamento che ci proietti nell’eternità. Ogni volume dell’opera omnia marcucciana non è rivolta solo a specialisti di cultura e di scienza, ma a “specialisti di Dio”, categoria, nella quale possono rientrare tutti.

La professoressa Donatella Ferretti ha presentato il volume in modo accattivante e competente, polarizzando l’attenzione degli ascoltatori. Ha ripercorso la vocazione del giovane Marcucci e l’amicizia con Tecla Relucenti, maturata nella realizzazione dell’opera educativa affidata alle Pie Operaie dell’Immacolata Concezione sin dal 1745. Ha poi analizzato le caratteristiche dell’Accademia, fondata all’interno della prima comunità delle suore, per offrire loro tutti gli strumenti per conseguire una preparazione solida all’insegnamento delle scienze.

Camera da letto di Tecla Relucenti

Il processo di beatificazione a Tecla Relucenti

Suor M. Paola Giobbi ha spiegato che il volume è stato preparato e pubblicato nel febbraio scorso. L’opera è stata realizzata per accompagnare la documentazione storica richiesta per la Causa di Beatificazione di Madre Tecla Relucenti. Essendo Tecla cittadina ascolana, la prima fase della causa di beatificazione si è svolta ad Ascoli Piceno. Il processo di beatificazione si è aperto ufficialmente da sua ecc.za monsignor Giovanni d’Ercole l’11 luglio dello scorso anno. Nonostante le difficoltà della pandemia, in sette mesi, il Tribunale, costituito dal giudice e delegato episcopale, monsignor Francesco Maria Tasciotti, dal notaio Francesco Allegrini provenienti da Roma e dall’avvocato don Benito Masci, ha ascoltato 28 testimoni, tra sacerdoti, suore e laici.

Una commissione storica ha elaborato uno studio accurato sulla vita della Serva di Dio Madre Tecla. Il 20 febbraio 2021, in una sala del palazzo vescovile, Sua Eccellenza mons. Domenico Pompili ha firmato tutto il materiale prodotto. Il tutto è avvenuto alla presenza del cancelliere vescovile don Lino Arcangeli, del tribunale della causa e di una rappresentanza di suore Concezioniste.

Il procedimento passa a Roma

Importante sottolineare come, il materiale raccolto sia stato consegnato a Roma, alla Congregazione delle cause dei Santi. Dopo un attento esame, il 12 maggio scorso il Cardinal Prefetto Marcello Semeraro ha firmato il decreto di validità dell’inchiesta diocesana svolta ad Ascoli. Ora l’iter per la beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio continua a Roma. Questo fatto riempie di gioia e di gratitudine la chiesa ascolana e ci permette di invocare l’intercessione di madre Tecla come serva di Dio.

La cerimonia si è chiusa con la toccante esecuzione al pianoforte delll’Ave Maria di Gounod, eseguita dall’alunna Sofia Luzi della classe V di questa scuola.

Infine Mons. Stefano Russo ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa dell’Immacolata e al termine ha chiesto a Dio Trinità il dono della Beatificazione della serva di Dio Madre Tecla Relucenti.