Si sta svolgendo ad Ascoli l’iniziativa “Introduzione al Lezionario” che, dall’inizio del periodo di Quaresima, si tiene nel tempio monumentale di San Francesco.

Nella predetta chiesa, infatti, ogni mercoledì, terminata la messa delle ore 18, nel rispetto del regolamento di prevenzione contro il contagio da Covid -19, il francescano padre Danilo Marinelli s’intrattiene con un folto numero di fedeli, per svolgere una catechesi per adulti.

Padre Danilo Marinelli

“Quelli del mercoledì – ha precisato padre Danilo – sono incontri di formazione liturgici rivolti, in modo particolare, ai lettori e a quanti svolgono un qualsiasi servizio sacro ma, aperto a tutti quelli che vogliano vivere le celebrazioni con maggiore partecipazione e consapevolezza, al fine di esercitare sempre meglio il sacerdozio comune di tutti i battezzati”.

Gli incontri

Ad Ascoli l’iniziativa “Introduzione al Lezionario” si è tenuta in undici incontri, dove sono stati trattati molti argomenti.

La prima parte ha riguardato la parola di Dio nella celebrazione della messa, le letture bibliche, il salmo responsoriale, il Vangelo, l’omelia, la preghiera dei fedeli, oltre ad evidenziare il compito di chi presiede ed il comportamento dei fedeli.

La seconda parte, ha messo in luce i criteri per la struttura dell’ordinamento delle letture della messa, quali la scelta dei testi e l’esistenza dei vari lezionari, come quello domenicale e festivo, quello feriale, per la celebrazione dei santi e degli altri.

Nell’incontro si menzionano parole come l’Evangelario, il libro liturgico contenente i brani del Vangelo; il Turibolo che è il vaso dove si brucia l’incenso in grani o altre essenze profumate durante una funzione religiosa; l’Ambone, il luogo dal quale i ministri proclamano la parola di Dio; il Pulpito, da dove il predicatore si rivolgeva ai fedeli.

Le testimonianze

“La catechesi che abbiamo vissuto in questi giorni – ha riferito Anna Rosa – ci ha aiutato a vivere in maniera integrale la nostra fede. Noi adulti dovremmo vivere sempre da cristiani, anche a casa, sul posto di lavoro, in vacanza e con gli amici. In fondo, il miglior modo per imparare a essere veri discepoli di Cristo è quello di far vedere “dal vivo” che c’è qualcuno che ci crede e si comporta di conseguenza”.

A cura di Roberto Cestarelli